Regolamento valorizzazione attività agroalimentari tradizionali locali e istituzione De.c.o., approvazione unanime in consiglio comunale

26 Ottobre 2021

Regolamento per la valorizzazione delle attività agroalimentari tradizionali locali e istituzione Denominazione comunale di origine (De.C.O.) del Comune di Viterbo, ieri pomeriggio l’approvazione unanime da parte del consiglio comunale. A darne notizia sono il sindaco Giovanni Maria Arena e l’assessore all’agricoltura Ludovica Salcini.

14 gli articoli che compongono il regolamento. L’articolo 3 si sofferma principalmente sulla definizione del prodotto tipico locale, da intendersi come quel prodotto agroalimentare, derivante dall’attività agricola o dalla lavorazione e/o trasformazione di prodotti, ottenuto o realizzato sul territorio comunale, secondo modalità che si sono consolidate nei costumi e nelle consuetudini a livello locale. Negli altri articoli si parla di marchio De.C.O., dell’istituzione dell’apposito registro pubblico per i prodotti agroalimentari e le ricette del territorio del Comune di Viterbo che ottengono la De.C.O., dell’utilizzo del logo identificativo per contraddistinguere e riconoscere i prodotti iscritti nel registro, si parla della procedura per l’attribuzione della De.C.O. ai prodotti locali, della commissione comunale che dovrà esaminare le richieste di iscrizione al registro, nonché dei vari controlli e delle relative sanzioni in caso di mancato rispetto del regolamento stesso.

“L’amministrazione vuole tutelare tutte quelle attività agroalimentari e gastronomiche, dirette alla produzione e preparazione di quei prodotti e di quelle specialità locali che, essendo tipiche della città di Viterbo, rappresentano un vanto del territorio comunale – sottolinea il sindaco Arena -. Allo stesso tempo, attraverso le produzioni tipiche locali, si vuole valorizzare il ruolo e la professionalità delle imprese agricole, artigianali e commerciali del territorio. La denominazione comunale di origine è un efficace strumento di valorizzazione e sviluppo del territorio, che apporta tutta una serie di benefici per le aziende locali, i cittadini e l’intero territorio”.

“Il regolamento per l’istituzione del marchio De.C.O. rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo del settore agroalimentare – spiega l’assessore Salcini, proponente della delibera approvata in consiglio -. L’istituzione della denominazione comunale di origine, con il relativo regolamento, rappresentano anche un valido strumento di marketing territoriale, un valore aggiunto per la promozione e la valorizzazione dei prodotti locali. Il marchio De.C.O. non è un marchio di qualità, ma rappresenta la carta di identità del prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto/produzione al luogo storico di origine. Un certificato notarile contrassegnato dal sindaco, a seguito di una delibera comunale, che certifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di nascita e di crescita di un prodotto. Una procedura che consente di censire, valorizzare e tutelare il prodotto tipico locale.

L’istituzione del marchio è un progetto che parte da lontano – ha aggiunto l’assessore Salcini – è un obiettivo di mandato che tanto abbiamo sostenuto ed elogiato in campagna elettorale. Da ieri una realtà grazie all’approvazione del consiglio comunale, in particolar modo grazie al consigliere Andrea Micci che ha proposto tale regolamento”.

Ultimi articoli

News 20 Marzo 2025

Venerdi 21 marzo divieto di circolazione in via Menni

Domani 21 marzo, dalle ore 14,30 alle ore 18,30, divieto di circolazione (e di sosta) in via Padre Benedetto Menni. Il provvedimento, emanato con apposita ordinanza del settore VII (n. 109 del 12-3-2025), si rende necessario per consentire dei lavori alla Casa di cura Villa Rosa.

News 20 Marzo 2025

Consulta dei sindaci dei comuni capoluogo di provincia, la sindaca Frontini interviene all’Anci: “Maggiore sinergia nazionale su rivitalizzazione centri storici e più considerazione nella programmazione di grandi impianti da energie rinnovabili”

La sindaca Chiara Frontini è intervenuta nella giornata di ieri alla Consulta dei sindaci dei comuni capoluogo di provincia. Due le questioni illustrate dalla prima cittadina e per le quali ha chiesto una maggiore sinergia istituzionale a livello nazionale: la rivitalizzazione dei centri storici e la programmazione dei grandi impianti da energie rinnovabili.

torna all'inizio del contenuto