Un fine settimana all’insegna del cibo e dell’agricoltura sociale buoni, puliti e giusti. Al via lo Slow Food Village sabato 22 e domenica 23 ottobre a Viterbo nell’area di Valle Faul

Sabato 22 e domenica 23 ottobre doppio appuntamento a Viterbo (Via di Valle Faul) con l’agricoltura sociale e l’agricoltura biologica nell’ambito della decima edizione dello Slow Food Village, organizzato da Slow Food Viterbo e Tuscia con la collaborazione di Slow Food Lazio e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Viterbo.

La manifestazione, intitolata “I buoni frutti della buona terra”, prevede a partire dal sabato mattina un focus sull’agricoltura sociale presso l’Auditorium della Fondazione Carivit con gli interventi di relatori di rilevanza nazionale tra cui: Chiara De Santis (Agriland), Francesca Durastanti (Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Viterbo), Angela Galasso (Aicare), Francesco Di Iacovo (Università degli Studi di Pisa), Carlo Hausmann (Agrocamera), Saverio Senni (Università degli Studi della Tuscia).
Inoltre saranno presentate le esperienze delle Comunità Slow Food di agricoltura sociale presenti in Italia: Mario Riccardi, Comunità del Vesuvio (Campania); Duncan Okech, Comunità di Valdibella (Sicilia); Barbara Telluri, Comunità dell’Etruria meridionale (Lazio);Cristina Ciccone, Comunità dell’area metropolitana di Reggio Calabria (Calabria).
Sarà poi la volta dei tavoli di lavori, che proseguiranno anche nel pomeriggio, dove gli operatori del settore si confronteranno con l ’obiettivo di condividere gli elementi e strumenti per realizzare un’agricoltura sociale buona, pulita e giusta e individuare i presupposti per la creazione di una rete nazionale Slow Food dell’Agricoltura Sociale, aperta a tutti coloro che vogliano contribuire allo sviluppo di questa importante realtà.
I risultati dei tavoli saranno presentati domenica mattina da Chiara De Santis, con l’intervento di Raoul Tiraboschi, vicepresidente di Slow Food Italia, e Luigi Pagliaro, presidente di Slow Food Lazio. A seguire l’illustrazione del progetto di agricoltura sociale “Innesta” e in anteprima nazionale del cortometraggio “Uno sguardo dall’altro”, con interventi di: Saverio Senni, docente Università degli Studi della Tuscia; Marco Leopardi, regista; Eleonora Lingtout, Alicenova
I lavori si completeranno con la tavola rotonda su “L’agricoltura sociale come opportunità di diversificazione per lo sviluppo sostenibile” introdotta da Dina Maini, dirigente Arsial, e il confronto delle Associazioni datoriali, sindacali e non profit. A moderare Francesca Durastanti, presidente Commissione Agricoltura sociale dell’ Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Viterbo.
Sempre nell’ambito dello Slow Food Village per l’intero fine settimana nell’area parcheggio di Valle Faul oltre 30 produttori agricoli e artigiani daranno vita a Tuscia in Bio, prima fiera agricola biologica che nasce dalla collaborazione tra Cooperazione contadina, Mercato della Terra di Slow Food Viterbo e Tuscia, i Biodistretti della Via Amerina e delle Forre, del Lago di Bolsena e della Maremma etrusca e monti della Tolfa, con il supporto di Aucs, Arci e Amici di Galliana. Come è nella consuetudine dello Slow Food Village l’area mercatale sarà animata da tante iniziative enogastronomiche tra cui show cooking, laboratori del gusto, incontri e dibatti sui temi del cibo, dell’agricoltura e sociali, lotta allo spreco alimentare e un’area didattica per i bambini (consultare il programma).
In evidenza sabato a partire dalle ore 17 “Transumar mangiando e trasumanar”, aperitivo-spettacolo itinerante con tappe del gusto, con assaggi di prodotti da aziende di agricoltura sociale, nel centro storico di Viterbo. A condurre la passeggiata Pietro Benedetti, narratore di comunità, accompagnato da Marco Betti, poeta di Firenze, e Marco Giovani, fisarmonicista del Casentino.
Come di consueto nel corso del fine settimana sono stati coinvolti i ristoranti, botteghe del gusto ed enoteche del centro storico con la proposta di Menù Slow Food Village.
La manifestazione avrà anche un’estensione oltre il centro storico coinvolgendo cantine, frantoi, ristoratori e agriturismo presenti nel resto della città e nelle frazioni che proporranno nei medesimi giorni un ampio programma con degustazioni e attività esperienziali.
Infine domenica 23 ottobre si terrà il tour “Acquapendente da scoprire” nell’ambito degli itinerari di “Cammini di Comunità”, a cura della Comunità Sow Food di valorizzazione dell’agricoltura sociale in collaborazione con Alicenova.
Per tutte informazioni dettagliate sul programma e prenotazioni: www.slowfoodvillage.it
Lo Slow Food Village è inserito nell’Almanacco degli investimenti culturali del Comune di Viterbo. Oltre all’Amministrazione comunale hanno dato il loro patrocinio: Regione Lazio, Provincia di Viterbo, Camera di Commercio Rieti-Viterbo, Università degli studi della Tuscia, Arsial, Fondazione Carivit, Istituto universitario Progetto Uomo, Confartigianato Viterbo, Confcooperative Lazio Nord, CNA Viterbo e Civitavecchia, Coldiretti Viterbo, Aicare, Arci Solidarietà, Aucs, Fipe-Confcommercio Rieti-Viterbo, Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Roma, Rieti e Viterbo, Suore Ospedaliere Villa Rosa
Per informazioni: www.slowfoodvillage.it / Facebook Slow Food Viterbo e Tuscia – tel. 335.318537.

 

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